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Respira, nuota, vivi

Nuoto Consapevole, 20 Novembre 2024

Mentre ero seduto al bar della piscina, con un caffè d’orzo tra le mani preparato dalla mia amica Federica, una nuotatrice si avvicina, visibilmente curiosa, con un sorriso timido.

«Ciao Alberto! Ho visto il tuo canale YouTube, davvero interessante!» esordisce.

«Grazie. Vuoi sederti?» le dico, facendole cenno di accomodarsi.

«Certo, ma non voglio portarti via troppo tempo. Vado dritta al punto: che cos’è il Nuoto Consapevole? Lo sento spesso nominare ma non ho ancora capito bene di cosa si tratta.»

Sorrido. «Dimmi, mentre parlavi con me, stavi respirando?»

Lei mi guarda sorpresa, riflette per un attimo e poi risponde: «Sì… credo di sì, non ci ho fatto caso, ma suppongo di sì.»

«Esatto» rispondo. «Respiravi senza pensarci; Lo facciamo automaticamente, come una routine, fino a quando non ci fermiamo a notarlo, magari solo quando siamo raffreddati o senza fiato. Il Nuoto Consapevole si basa proprio su questo: prestare attenzione al respiro mentre si nuota, renderlo consapevole. Non è solo una funzione automatica ma il centro di tutto… In acqua, ogni respiro diventa una sorta di guida, ti aiuta a concentrarti su ciò che stai vivendo davvero, momento per momento.»

Lei annuisce, poi inclina leggermente la testa.

«Ti faccio una domanda» continuo io. «Si respira per camminare o si cammina per respirare? Non è un gioco di parole, fidati. Nel Nuoto Consapevole il respiro non è solo un accessorio per creare movimento ma rappresenta la sua parte vitale. Non devi pensarci troppo, ma essere presente, notare come fluisce e si sincronizza con il corpo mentre sei in acqua.»

«Quando nuoti, è come entrare in una nuova dimensione. L’acqua amplifica tutto: ogni sensazione, ogni movimento, ogni respiro. Ti costringe a stare nel qui e ora. Ogni respiro diventa un’azione consapevole, un atto di attenzione pura.»

La vedo incuriosita. «Mi piacerebbe provare!» esclama. «Quando vuoi!» rispondo. «Intanto, ti lascio qualche consiglio da provare anche in totale autonomia»:

  • «Prima di entrare in acqua, prenditi qualche minuto per rilassarti. Fai un paio di respiri profondi e libera la mente da ogni distrazione.
  • Mentre nuoti, focalizzati sul respiro. Non pensare a bracciate perfette, lascia che il respiro guidi il ritmo.
  • Se la tua mente inizia a vagare, lascia andare i pensieri senza lottare contro di essi. Osservali e ritorna al respiro.
  • Senti l’acqua che ti accarezza la pelle. Diventa consapevole di ogni contatto tra te e l’acqua.
  • Ascolta i suoni: il rumore dell’acqua e il ritmo del tuo respiro. Questi devono diventare l’unica colonna sonora della tua nuotata.
  • Non cercare di dimostrare nulla. Non importa quanto veloce o preciso tu sia. Il Nuoto Consapevole non riguarda le performance, ma il vivere il momento.
  • Non giudicare te stesso. Non esiste giusto o sbagliato. Stai nuotando, sei presente: questo è l’obiettivo.»

Mi ringrazia e sorride. «Ah, scusa se non mi sono presentata prima… Piacere, Annalisa! Non vedo l’ora di partecipare alle tue lezioni di Mindful Swimming e grazie per i tuoi consigli, li seguirò!»

Le sorrido. «Sarà un piacere averti con noi, Annalisa.
Sai, il Nuoto Consapevole non è solo un modo per migliorare le tue capacità tecniche; è una porta d’accesso per ritrovare un equilibrio, per riconnetterti con il tuo corpo e trovare un po’ di spazio in mezzo alla frenesia della vita. Quando sei in acqua, tutto il resto si ferma, e quello che rimane sei tu, il tuo respiro e l’acqua. Se vuoi provare qualcosa di diverso, che ti aiuti a nuotare meglio e vivere in modo più presente, ti aspetto alle mie lezioni.»

Lei si allontana, visibilmente colpita, mentre io sorseggio l’ultimo goccio di caffè e mi preparo a una nuova immersione nella Consapevolezza.